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Adattamenti fonetici dei prestiti stranieri nella lingua giapponese
Tesi di laurea di Sandro Carnevali - 1991-92 - richiede il supporto Unicode
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
"La Sapienza"

Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di laurea in lingue e lett. str. moderne

ADATTAMENTI FONETICI DEI PRESTITI STRANIERI NELLA LINGUA GIAPPONESE

Relatore
Dott. Teresa Ciapparoni La Rocca.

 

Candidato Sandro Carnevali
matricola : 10062061
Correlatore
Prof. Luciano Canepari.

Anno accademico 1991-92

pagina 1

Premessa.

Fonetica e fonologia della lingua giapponese.
Generalità sui prestiti stranieri.

Un programma in linguaggio Pascal per fare trascrizioni fonetiche IPA della lingua giapponese.

Prestiti stranieri nella lingua giapponese.

Conclusione.

Indice dettagliato.

Bibliografia.

pagina 2

AVVERTENZA SULLE TRASCRIZIONI E SUI SIMBOLI.

Per le trascrizioni fonetiche e fonematiche ci si è basati in linea di principio sui simboli dell' Associazione Fonetica Internazionale (IPA).

I simboli {}indicano la grafia;
i simboli // indicano una trascrizione fonematica;
i simboli [] indicano una trascrizione fonetica.

Nella trascrizione fonematica giapponese ci si è discostati dall' IPA a favore di un sistema di simboli che si avvicina alla trascrizione Kunrei-shiki (si veda la parte iniziale di questo studio). Ne deriva in particolare la differenza di uso del simbolo "y" che nelle trascrizioni fonematiche giapponesi indica l' approssimante palatale mentre nelle altre trascrizioni indica la vocale palatale chiusa labializzata.

Il simbolo "!" dopo una trascrizione fonematica o fonetica giapponese indica una trascrizione secondo la varietà innovativa.

Il simbolo "*" dopo una trascrizione fonematica giapponese indica che si riporta una forma riportata dal Kenkyusha che differisce da quella indicata dal Teramoto.

Le parole greche e russe vengono riportate, accanto alla forma in grafia originale, con la forma in caratteri latini data dal Teramoto.

Le parole cinesi vengono riportate nella grafia PINYIN.

Le parole coreane vengono riportate nella grafia di Yale.

pagina 3

PREMESSA

Quello che ci accingiamo a fare è uno studio sui prestiti giapponesi da lingue occidentali moderne e sulle trasformazioni fonetiche che questi subiscono per adattarsi alla lingua giapponese. E' una ricerca che si basa sulle parole del Gendai Gairaigo Shojiten di Teramoto, dizionario che, pur nelle sue limitate dimensioni, presenta un numero elevato di voci riportando, accanto alla forma giapponese in katakana, la lingua d'origine e la parola in caratteri latini e,nei casi in cui la pronuncia giapponese si discosta particolarmente dalla pronuncia originaria, delle osservazioni fonetiche sulla forma d'origine.
Si farà un confronto fonema per fonema tra le parole originarie e quelle giapponesi; in particolare ci si propone di trarre delle regole che permettano di prevedere la resa giapponese dei prestiti stranieri supponendo che le deformazioni siano dovute non al caso ma a precise caratteristiche dei sistemi fonologici delle lingue coinvolte.
Questo studio sarà essenzialmente sincronico e limitato alla situazione attuale della lingua giapponese sia perché in uno studio statistico c'è la necessità di una uniformità degli oggetti di studio, sia perché la massima parte dei prestiti entrati in giapponese da lingue occidentali sono prestiti molto recenti e non ci sarebbe materiale sufficiente per uno studio diacronico del problema.
Considerato comunque che anche nella lingua giapponese attuale esistono due varietà fonologiche distinte (che chiameremo conservativa e innovativa), potremo ipotizzare, ogni volta che una parola viene resa secondo la varietà conservativa,che si tratti di un prestito meno recente, entrato in giapponese quando il sistema fonologico corrispondeva alla varietà conservativa attuale. In questo modo, pur operando sulla sincronia, si terrà costantemente presente anche il problema diacronico.
Visto il tipo di ricerca essenzialmente sperimentale la bibliografia è ridotta al minimo e, accanto ad alcuni testi di fonetica generale e giapponese,consiste soprattutto in dizionari o testi di fonetica delle varie lingue considerate.
Un ulteriore aspetto studiato è quello dell'uso del computer che, oltre ad essere uno strumento essenziale per qualsiasi testo che utilizza caratteri e trascrizioni diverse, può rivelarsi un validissimo mezzo per effettuare rapidamente e senza errori le trascrizioni fonetiche, una volta che ne siano precisate le regole in ogni dettaglio. In particolare è stato utilizzato il linguaggio Pascal per fare un programma che dà la trascrizione fonetica giapponese a partire dalla trascrizione Hepburn o Kunrei-shiki.


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