Il grafema italiano {i} corrisponde al fonema /i/ e viene reso foneticamente dalla vocale anteriore, chiusa, non labializzata [i].

La lunghezza vocalica non è carattere distintivo. Sono normalmente lunghe le vocali in sillaba accentata (in sillaba chiusa, secondo varianti regionali, può essere lunga la consonante invece della vocale). In fine di parola la vocale accentata rimane breve. Le vocali accentate seguite da altra vocale hanno un allungamento parziale.

Il programma trascrive {i} e {I} con [a] e, per quanto riguarda l'accento, e quindi la lunghezza, considera accentate le vocali con l'accento grafico {ì} e {Ì} e si basa poi sulle regole indicate nel menu Strumenti > Opzioni di Trascrizione...

In particolare:

• segna gli accenti, se indicato nelle opzioni
• segna le lunghezze, se indicato nelle opzioni
• considera piane (accentate sulla penultima sillaba) le parole senza indicazione di accento, se indicato nelle opzioni
• in sillaba accentata chiusa allunga la vocale o la consonante secondo quanto indicato nelle opzioni

Il grafema {i, I} prevocalico viene reso con l'approssimante palatale sonoro /j/ [j].

Nei nessi {cia, cie, cio, ciu, gia, gie, gio, giu, glia, glie, glio, gliu} il grafema {i, I} non viene trascritto ma indica soltanto la palatalizzazione della consonante.

Per trascrivere {dici mio piace pialla pietra io piccolo cielo magiaro magia aglio} usando le opzioni standard dobbiamo scrivere "dici mìo piace pialla pietra ìo pìccolo cielo magiaro magìa aglio" che viene trascritto fonematicamente /ˈdiːʧi ˈmiˑo ˈpjaːʧe ˈpjaːlla ˈpjɛːtra ˈiˑo ˈpiːkkolo ˈʧɛːlo maˈʤaːro maˈʤiˑa ˈaːʎʎo/ e foneticamente [ˈdiːʧi ˈmiˑo ˈpjaːʧe ˈpjaːlla ˈpjɛːtra ˈiˑo ˈpiːkkolo ˈʧɛːlo maˈʤaːro maˈʤiˑa ˈaːʎʎo].